Giovan Battista Foggini (1652-1725). Architetto e scultore granducale

In mostra una selezione di oltre 80 tra sculture, disegni e manufatti per ripercorre la carriera di Giovan Battista Foggini, scultore granducale, architetto di corte e direttore delle Manifatture di Galleria destinate alla produzione di meravigliosi oggetti a intarsio di pietre dure e in metalli preziosi.
Il percorso espositivo è articolato in sezioni tematiche che esplorano la scultura in marmo, bronzo e terracotta e l’attività di architetto e designer dell’artista. La mostra si apre con opere relative all’attività giovanile dell’artista, segnata dalla formazione a Roma presso l’Accademia fondata da Cosimo III, con disegni e lavori in terracotta come Il mito di Pigmalione. Segue una sezione dedicata alla scultura in bronzo, in cui si possono ammirare numerosi bronzetti ispirati alla letteratura antica, in particolare alle Metamorfosi di Ovidio. Le opere, provenienti da importanti collezioni italiane e internazionali, sono accompagnate da loro derivazioni in cera, porcellana di Doccia, gesso e biscuit, mentre sulle pareti sono esposte in grande formato pagine tratte dal Giornale del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, testimoni dell’instancabile vena creativa dell’artista.
Tra le opere che si possono ammirare nelle altre sale ci sono due degli otto ritratti di Casa Medici scolpiti da Foggini per il cardinale Francesco Maria de’ Medici, il celebre Tavolo intarsiato in pietre dure di Palazzo Pitti, una serie di reliquiari in bronzo, ebano e argento, straordinari per qualità tecnica e valore simbolico, due bronzi tardi eseguiti per Anna Maria Luisa de’ Medici  (Il Battesimo di Cristo e David e Golia).
Il percorso si conclude con una sala dedicata alla presentazione di alcuni capolavori usciti dalle Botteghe di Galleria.
La mostra è un’occasione per scoprire la molteplicità delle opere di Foggini e la sua capacità di mescolare la progettazione artistica con un linguaggio visivo magnifico e solenne, particolarmente apprezzato dalla famiglia Medici e modello di riferimento per i giovani artisti fiorentini.
 

Note di accesso:

Accesso diretto dalla biglietteria e inserimento nel primo slot di visita disponibile.

L'ultimo ingresso è un'ora prima della chiusura.


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