Moda in luce 1925-1955. Alle origini del Made in Italy
La mostra ricostruisce 30 anni della storia della moda italiana, anni importantissimi che hanno portato l’Italia a primeggiare in innovazione tessile, ricerca estetica, artigianato d’eccellenza e strategie commerciali, gettando le basi per il futuro Made in Italy.
Un percorso espositivo affascinante con oltre cinquanta capi d’abbigliamento, accessori e contributi audiovisivi e fotografici che raccontano gli anni compresi tra il 1925 e il 1955, intrecciando episodi poco noti con nomi leggendari.
In mostra creazioni di maison storiche come Ventura, Radice, La Merveilleuse e Gandini, accanto a nomi che segnarono l’evoluzione del gusto come Maria Monaci Gallenga, Fortuny, Biki, Simonetta Visconti e Carosa. Tra i pezzi rari in mostra, una borsa da sera degli anni Venti di Gucci mai esposta prima, un “invisibile” sandalo di Ferragamo datato 1947 e i primi capi firmati Emilio Pucci, ancora etichettati solo “Emilio”. I capi e gli accessori esposti provengono in parte da prestigiosi musei e in parte da archivi di impresa o di privati.
Al centro dell’esposizione, lo straordinario patrimonio dell’Archivio Luce, con un nucleo importante di fotografie e filmati. Numerosi gli inediti degli anni Quaranta e Cinquanta di grande firma sia registica sia sonora come quella di Romolo Marcellini e Roman Vlad. Presente in mostra la versione restaurata del documentario “Sette canne per un vestito”, realizzato nel 1948 da Michelangiolo Antonioni, così come moltissimi i filmati di moda stranieri che si alternano con quelli italiani fino ai primi anni Quaranta.
Crediti foto: Emanuele Antonio Minerva e Agnese Sbaffi ‐ Ministero della Cultura
Crediti foto: Gallerie degli Uffizi
Un percorso espositivo affascinante con oltre cinquanta capi d’abbigliamento, accessori e contributi audiovisivi e fotografici che raccontano gli anni compresi tra il 1925 e il 1955, intrecciando episodi poco noti con nomi leggendari.
In mostra creazioni di maison storiche come Ventura, Radice, La Merveilleuse e Gandini, accanto a nomi che segnarono l’evoluzione del gusto come Maria Monaci Gallenga, Fortuny, Biki, Simonetta Visconti e Carosa. Tra i pezzi rari in mostra, una borsa da sera degli anni Venti di Gucci mai esposta prima, un “invisibile” sandalo di Ferragamo datato 1947 e i primi capi firmati Emilio Pucci, ancora etichettati solo “Emilio”. I capi e gli accessori esposti provengono in parte da prestigiosi musei e in parte da archivi di impresa o di privati.
Al centro dell’esposizione, lo straordinario patrimonio dell’Archivio Luce, con un nucleo importante di fotografie e filmati. Numerosi gli inediti degli anni Quaranta e Cinquanta di grande firma sia registica sia sonora come quella di Romolo Marcellini e Roman Vlad. Presente in mostra la versione restaurata del documentario “Sette canne per un vestito”, realizzato nel 1948 da Michelangiolo Antonioni, così come moltissimi i filmati di moda stranieri che si alternano con quelli italiani fino ai primi anni Quaranta.
Crediti foto: Emanuele Antonio Minerva e Agnese Sbaffi ‐ Ministero della Cultura
Crediti foto: Gallerie degli Uffizi
Note di accesso:

Accesso diretto dalla biglietteria e inserimento nel primo slot di visita disponibile. Per poter accedere a tutti i musei di Palazzo Pitti i possessori Firenzecard devono prima recarsi alla biglietteria in piazza Pitti 1.
L'ultimo ingresso è un'ora prima della chiusura.
Ingresso gratuito ogni 1° domenica del mese; accesso prioritario sospeso.
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