Oceani
Villa Bardini ospita la prima esposizione personale in Italia del fotografo David Doubilet, pioniere dell’esplorazione sottomarina e massimo esponente mondiale della fotografia subacquea. La mostra segna anche la prima volta di National Geographic a Firenze.
Oltre 80 immagini che raccontano il mondo che vive sotto la superficie dell’acqua e la sconfinata bellezza della vita nelle profondità oceaniche, ma anche la fragilità degli ecosistemi sottomarini, invitandoci a prenderci cura del pianeta.
David Doubilet, fotografo subacqueo di fama mondiale, per oltre mezzo secolo ha percorso i mari di tutto il mondo documentandone la straordinaria bellezza, raggiungendo i luoghi più incontaminati e realizzando scatti che gli hanno permesso di diventare uno dei più apprezzati professionisti della fotografia naturalistica. Autore di oltre 70 servizi per National Geographic, vincitore di numerosi e prestigiosi premi fotografici, è stato tra l’altro tra i primi fotografi a usare la tecnica dell’over/under, che permette di catturare simultaneamente ciò che accade sott’acqua e sopra la superficie. Insieme alla moglie Jennifer Hayes, biologa marina e a sua volta fotografa subacquea, David Doubilet è diventato un ambasciatore degli oceani, e dell’importanza che la loro salute ha per il nostro benessere.
Undici le sale in cui sono esposte immagini iconiche scattate nei mari di tutto il mondo, dai Caraibi alle Filippine, dall’Indonesia all’Australia, fino all’Antartide. Ispirandosi alla fotografia over/under, di cui Doubilet è il più celebre interprete, il percorso della mostra si sviluppa tutto su un gioco di “opposti”: così si incontrano sale dedicate a warm/cold, close/far, scary/cute, bright/dark, threat/care e many/few, in un’emozionante alternanza di ambienti e di situazioni. Le immagini in mostra insegnano a conoscere e amare il mondo che vive sotto la superficie dell’acqua.
Tra le fotografie più emozionanti della mostra: un’immagine aerea, uno dei tratti più spettacolari della Grande Barriera Corallina australiana sorvolato da un piccolo aereo De Havilland Beaver che trasporta subacquei in un’area dedicata alle immersioni; un piccolo di tartaruga verde (Chelonia mydas) nuota verso il mare aperto nelle acque cristalline della laguna di Nengo Nengo, un piccolo atollo dell’arcipelago delle Tuamotu, nella Polinesia Francese; il ghigno clownesco di un pesce pappagallo arcobaleno (Scarus frenatus) al largo del Queensland, in Australia; banchi di diverse specie di pesci trovano riparo tra i rami di un corallo Acropora palmata, una specie in pericolo, nel cuore dei Giardini della Regina (Jardines de la Reina), a Cuba, una delle più grandi aree protette incontaminate dei Caraibi, celebre per la sua straordinaria biodiversità.
Oltre 80 immagini che raccontano il mondo che vive sotto la superficie dell’acqua e la sconfinata bellezza della vita nelle profondità oceaniche, ma anche la fragilità degli ecosistemi sottomarini, invitandoci a prenderci cura del pianeta.
David Doubilet, fotografo subacqueo di fama mondiale, per oltre mezzo secolo ha percorso i mari di tutto il mondo documentandone la straordinaria bellezza, raggiungendo i luoghi più incontaminati e realizzando scatti che gli hanno permesso di diventare uno dei più apprezzati professionisti della fotografia naturalistica. Autore di oltre 70 servizi per National Geographic, vincitore di numerosi e prestigiosi premi fotografici, è stato tra l’altro tra i primi fotografi a usare la tecnica dell’over/under, che permette di catturare simultaneamente ciò che accade sott’acqua e sopra la superficie. Insieme alla moglie Jennifer Hayes, biologa marina e a sua volta fotografa subacquea, David Doubilet è diventato un ambasciatore degli oceani, e dell’importanza che la loro salute ha per il nostro benessere.
Undici le sale in cui sono esposte immagini iconiche scattate nei mari di tutto il mondo, dai Caraibi alle Filippine, dall’Indonesia all’Australia, fino all’Antartide. Ispirandosi alla fotografia over/under, di cui Doubilet è il più celebre interprete, il percorso della mostra si sviluppa tutto su un gioco di “opposti”: così si incontrano sale dedicate a warm/cold, close/far, scary/cute, bright/dark, threat/care e many/few, in un’emozionante alternanza di ambienti e di situazioni. Le immagini in mostra insegnano a conoscere e amare il mondo che vive sotto la superficie dell’acqua.
Tra le fotografie più emozionanti della mostra: un’immagine aerea, uno dei tratti più spettacolari della Grande Barriera Corallina australiana sorvolato da un piccolo aereo De Havilland Beaver che trasporta subacquei in un’area dedicata alle immersioni; un piccolo di tartaruga verde (Chelonia mydas) nuota verso il mare aperto nelle acque cristalline della laguna di Nengo Nengo, un piccolo atollo dell’arcipelago delle Tuamotu, nella Polinesia Francese; il ghigno clownesco di un pesce pappagallo arcobaleno (Scarus frenatus) al largo del Queensland, in Australia; banchi di diverse specie di pesci trovano riparo tra i rami di un corallo Acropora palmata, una specie in pericolo, nel cuore dei Giardini della Regina (Jardines de la Reina), a Cuba, una delle più grandi aree protette incontaminate dei Caraibi, celebre per la sua straordinaria biodiversità.
Note di accesso:
Accesso diretto dalla biglietteria e inserimento nel primo slot di visita disponibile.
L'ultimo ingresso è un’ora prima dell’orario di chiusura.
La Villa resterà chiusa dal 21 luglio al 30 settembre 2025.
Chiuso primo e ultimo lunedì del mese; 25 dicembre;
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