Firenze e l’Europa. Arti del Settecento agli Uffizi

Una mostra dedicata al secolo dell’Illuminismo e delle riforme, raccaontato attraverso circa 150 opere esposte nelle sale al piano terreno della Galleria, con capolavori di Goya, Tiepolo, Canaletto, Vigée Le Brun, Liotard, Mengs. Molte opere sono esposte per la prima volta, mentre altre tornarno visibili dopo oltre un decennio di lavori di ampliamento del percorso espositivo che le ha resi “invisibili”.

La mostra si propone di raccontare un’epoca di cambiamenti cruciali per il pensiero, l’estetica, il gusto occidentale, e anche per gli stessi Uffizi, che nel Settecento si trasformarono da scrigno dinastico di collezioni reali in museo moderno, il primo al mondo.
Il percorso si apre con la produzione artistica al tempo degli ultimi Medici, nei primi decenni del Settecento, un periodo in cui la religiosità svolge ancora un ruolo preponderante nella società, ancora di stampo feudale.
Ai Medici succedono i Lorena, immortalati in busti marmorei affinché le loro effigi popolassero i luoghi pubblici della città. È il momento in cui inizia ad affermarsi una sensibilità di stampo illuministico: spuntano infatti anche ritratti di natura meno ‘ufficiale’.
Tra gli aspetti della cultura del tempo che la mostra documenta vi è poi la riscoperta dei Primitivi, i pittori della cristianità medievale rivalutati negli ambienti anti-illuministi che preparano il Romanticismo, gli autori dei fondi oro che erano stati totalmente rimossi dal gusto moderno. Così come la crescente moda per l’esotico.

Grande novità è il cantiere di restauro ‘live’ del Matrimonio mistico di Santa Caterina de' Ricci di Pierre Subleyras, recente acquisizione delle Gallerie degli Uffizi. Il grande dipinto, considerato un capolavoro del Settecento, sarà al centro di un’intervento di ripulitura per riportare allo splendore i suoi delicati cromatismi, ‘curato’ in diretta sotto gli occhi del pubblico dell’esposizione.
La mostra dà poi ampio spazio alle sculture di nudo e a tema erotico, categoria artistica che ha vissuto grandi momenti di fortuna durante il Settecento. La selezione esposta, in particolare, ricalca la composizione dell'immaginario gabinetto erotico che il marchese De Sade sul finire del XVIII secolo descrisse nel suo romanzo “Juliette”.
Il percorso prosegue oltre la metà del secolo, con una sala che esplora la nascente categoria estetica del Sublime: il bello è ‘superato” da un senso di stupore e sgomento, qui declinato in iconografie di picchi innevati, rovine e cascate. L’itinerario si conclude con una serie di opere legate al Grand Tour, tra cui due vedute di Venezia del Canaletto, una spettacolare visione del Vesuvio in Eruzione di Thomas Patch e souvenir a tema.
 

Note di accesso:

Prenotazione obbligatoria. Info su prenotazione ingresso Galleria degli Uffizi: FAQ Prenotazione Galleria dell'Accademia e Galleria degli Uffizi.

L'ultimo ingresso è un'ora prima della chiusura. 

Ingresso gratuito ogni 1° domenica del mese, 25 aprile,4 novembre; accesso prioritario sospeso.
 


Photo gallery


Orario: